mercoledì 13 agosto 2008

Sveglia



Sveglia

Occhi incrostati di
attimi persi
-sgocciolanti veloci
dal fluire del tempo-
a maledire i rintocchi
sgraziati della
zelante custode del giorno.
Testarda presuntuosa
squittisce imperterrita il suo
graffiante ordine con
sgualdrinesco vociare.

Mentre vomito
schiumosa bava
dalle fauci impastate
al sapore di menta,
digrigno i denti
al pensiero di quel suo
elettrico ronzare
che si frantuma fracassante e
ripercuote i timpani
della mia memoria
a breve.
Termine.
Quindi inizio.
(il giorno).

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