venerdì 1 agosto 2008

Fascismi serpeggianti




Il video è noto e stranoto; ha acceso polemiche a non finire e, tanto per cambiare, il mondo gay, o meglio, l'Arcigay s'è indignato e ha lanciato i suoi strali contro Sabina. E' una strategia ben nota che ormai va per la maggiore in Arcigay... la politica dello sgomento, del vittimismo a tutti i costi e della frignata facile. Posto che è più che giusto indignarsi per certe cose, ben più dell'indignazione contano gli argomenti e bisogna dire che su questo punto la tecnica comunicativa di alcune associazioni (ma certo anche i media ufficiali non aiutano) fa acqua da tutte le parti col risultato che dell'intero movimento passa l'immagine di un'accozzaglia di lagnosi a priori.




Ma veniamo al nodo gordiano da dipanare. Sabina dice due cose sul Pride. La prima è, in effetti, inesatta. Non c'è stato nessuno spostamento del Pride nazionale da Roma a Bologna. Si trattava di eventi separati ; il pride a Roma (che non era il pride nazionale) c'è stato e se è per questo non è neppure vero che la "questione di piazza s. Giovanni" sia stata accettata in silenzio da tutto il movimento (basti pensare al fatto che "facciamo breccia" ha anzi occupato addirittura piazza s. Pietro con uno striscione tutt'altro che sottomesso : "il Vaticano occupa l'Italia, noi occupiamo il Vaticano"). Ma se su questo punto Sabina ha commesso un errore, in parte giustificato dalle poche e confuse notizie che sono state date sul pride, sull'altro punto ha completamente ragione.



Ed ecco la vera questione: l'ormai famigerato "Italo". Quando ho sentito quello che diceva Sabina mi sono detto: "no, è impossibile... ci deve essere un errore io sono stato al pride di Bologna e non mi pare di aver visto nulla del genere". Così gironzolo un po' su internet e scopro con disgusto che invece è tutto vero. Vado allora a vedere la risposta dell'Arcigay che seguendo le lezioni berlusconiana e di bossi grida al fraintendimento, sostiene che Italo è un gioco, uno scherzo (come i fucili di bossi o le altre colorite "metafore" degli esponenti della destra) e accusa la Guzzanti di equivocare.



"Sorprendono anche le critiche su ‘Italo’ uno dei tanti personaggi della campagna BolognaPride proprio perché provengono da una comica, che dovrebbe dunque conoscere molto bene i meccanismi di ridicolizzazione che passano attraverso il ribaltamento dello stereotipo. Italo per noi è il gay di estrema destra che non riesce a risolvere la contraddizione di militare in un’area politica che i gay li massacra e di essere allo stesso tempo innamorato di un suo camerata; Italo dunque picchia i ‘froci’ proprio perché ‘frocio’.
‘Italo’ è un affondo a quell’ideologia machista che animerebbe le tante balde ‘teste rasate’, una presa in giro pesante perché ribalta lo stereotipi del ‘virilissimo’ fascista.
Sabina Guzzanti è riuscita ad equivocare tutto questo, sostenendo erroneamente che c’erano bandierine di Italo sul palco, ma sopratutto affermando che l’uso di Italo era direttamente collegato alla volontà del Pride di non prendere posizioni antifasciste. "
http://www.bolognapride.it/2008/07/10/no-cav-day/#more-355
(comitato organizzatore pride Bologna 2008)



Questa la risposta dell'arcigay, ora perché non dare un occhio al camerata Italo?



Riporto qui la scritta completa del volantino (nel caso aveste difficoltà a leggerla)



«Essere maschio significa picchiare, soprattutto i froci, meglio se in tanti contro uno, perché l’onore virile deve essere difeso. Se poi ti accorgi che il sabato sera, a CasaPound, al concerto del tuo gruppo nazirock preferito la vista del tuo camerata a torso nudo ti eccita, ti racconti che non importa, perché tanto tu e lui siete camerati, e poi non puoi essere frocio, perché non ti senti “sensibile”, non vesti alla moda, non ascolti Madonna».



Il suo creatore (iscritto a un forum neofascista legato a casapound come riporta anche indymedia: http://emiliaromagna.indymedia.org/node/3070) sostiene in risposta di essere vittima di pregiudizi e accusa gli antifascisti di essere i primi ad essere intolleranti.



"Stigmatizzare pubblicamente questa mia scelta, costringendomi a subire pesanti attacchi personali solo perchè ho rotto il tabù del dialogo col nemico atavico non è molto differente dal bruciare in piazza i libri messi all’indice."
http://www.queerblog.it/post/3624/bologna-pride-il-creatore-di-italo-si-difende
(la lettera del signor Lorenzo Q Griffi )

Direi che ci sono abbastanza elementi per capire come stiano realmente le cose. Il vero problema è la politica d'inclusione totale che l'arcigay vuole sempre promuovere (mi domando se non ci siano sotto motivi ben più venali della causa).... non bisogna schierarsi politicamente tutti devono potersi ritrovare in arcigay etc. la questione è che quando accetti tutto e il contrario di tutto giocando a fare l'equilibrista ti trasformi in un semplice contenitore vuoto e privo di un'anima (nell'accezione più laica del termine). Rispondendo al signor Q mi permetto di osservare che le frasi di adesione da lui pronunciate sul forum vivamafarka mi sembrano indicare ben più di una semplice "curiosità"; ma anche prescindendo da ciò dirò, per quanto riguarda me che è vero, anch'io sono intollerante, ma solo verso coloro che dimostrano di esserlo sistematicamente e che anche con l'ausilio della violenza non fanno altro che riperpetrare gli schemi mentali secondo cui il "diverso" (qualunque esso sia) deve essere considerato inferiore. Per questo secondo me il movimento per essere realmente coerente dovrebbe lottare non solo contro le discriminazioni che lo riguardano da vicino, ma contro qualunque discriminazione, perché non c'è nulla di più odioso di una "vittima" che si fa a sua volta "carnefice" adagiandosi e facendo propria, tra l'altro, quella stessa "cultura"(se così può essere chiamata) che lo condanna.

In conclusione posto l'opinione che condivido appieno dell'assemblea antifascista di Bologna

"Mettiamo che Italo esista. Mettiamo che Italo venga al Gay Pride. E mettiamo che la settimana dopo Italo e i suoi camerati vadano a “picchiare” non più i “froci”, ma altri: compagni, immigrati, chiunque.Sarebbe accettabile? Noi pensiamo di no."

( http://assembleantifascistabologna.noblogs.org/ )

Qui sotto trovate il video live dei 99posse "rigurgito antifascista"



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