mercoledì 12 dicembre 2007

Viaggi Impossibili....andata

Pubblico qui, dopo averglielo chiesto, dei pensieri che un amico mi ha inviato ieri via mail.
lo faccio anche perchè come spesso mi capita in questi casi ho la tendenza a rispondere +o- "a tono", il post sucessivo conterrà infatti la mia risposta (se di risposte o domande si può parlare).
Due avvertenze:
1) non sono riuscito a rendere la veste grafica con cui mi è stato inviato, perciò sul fondo del post trovate il link all'immagine che rende la composizione di cui parlavo.
2) mi sono permesso di aggiungere un breve video tratto da dancer in the dark..... il viaggio e la morte.... non potevo non metterlo.

quindi ecco a voi i pensieri di Luke.s.Doveson (l'amico di cui sopra)



farsi un viaggio, verso dove? il viaggio fondamentale: la morte. immaginare una morte, con falce e valigia, che cammina su un’autostrada deserta. chissà poi perché. forse fa l’autostop. ma il viaggio è anche e soprattutto ricordo. novità che portano vecchie sensazioni alla memoria. memoria di viaggi passati. o anche solo pensati. di colori, odori, musiche e persone. paesaggi sfuggenti da un treno. mettici una madeleine. ma anche l’epica è soprattutto viaggio. di formazione, storia, biografia. ci sono viaggi reali, e metafore di viaggio. ci sono viaggi di riconciliazione. immagina un letto fra mille, in un ospedale e una madre morente. il viaggio diabolico, luciferino, psicotropo. l’unguento e i tamburi giusti, candele da 50 cent l’una. viaggio nel cielo, a dorso di cavallo o di scimmia. c’è anche ulisse, c’è anche kinch. poi ci sono gli escort dei viaggi. virgilio, ma anche – ricordo – per me c’è stato anche un ragazzino francese, con la faccia sporca gli occhi azzurri che bucano il bianco e nero. nomadismo, imbarcazioni semantiche e fonetiche, ubriachezza. un erotismo assoluto, nuovo, immaginario. ci sono i pellegrinaggi, rosso, nero, giallo scuro. la madonna assunta in cielo, che non termina il viaggio. c’è quello di giovanni, su un’isola il naufragio, e un viaggio psichedelico verso la fine del mondo. ci sono i viaggi esotici e la pedofilia. poi gaugin, ma nessuno nominerà schiele, schiuso nella sua stanza. da una sala da ballo al sabba sfigurante. il demonio viaggia tanto, anche perché bene non si sa dove stia di casa. fuori dal paese, dalla città, il viaggio si fa nelle foreste, sulle vie dei commerci, nel deserto o sul mare. c’è sempre un rapace in agguato. fuori dal corpo o rapiti dagli alieni. a parigi, vienna, praga o miami. la cioccolata calda e il tabacco: non sai se pensare al messia gay o a una gita alpina. forse alle forme tonde delle stampe coloniali, donne dall’odore bellissimo. di carta stampata, restano le riviste di viaggio. i diari, i taccuini e le macchine. tutto molto costoso. perdersi con un pullman rosa su di un’isola deserta. purché siano grandi abbastanza. tutte le mattine al lavoro, treno metro, metro treno. gallerie inesplorate. e lara croft su e giù dai tetti.

non ci sono viaggi impossibili.

By Luke.s.Doveson

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