domenica 2 dicembre 2007

Orgogliosamente fazioso (il seguito di Indisponenza mitologica)

Alla fine la pigrizia ha avuto la meglio sull'irritazione, il post è quello che avevo già deciso di scrivere, ma i toni saranno meno pungenti del previsto.
Di recente mi è capitato tra gli artigli il catalogo della mostra "vade retro", tristemente nota più per le vicissitudini legate all'esposizione che per il suo valore artistico.
Sappiamo tutti com'è andata; la mostra doveva tenersi a Milano, ma "donna Letitia" si premura di censurare numerose opere (come la miss kitty che potete ammirare in capo al post), per protesta a un paio di giorni dall'apertura al pubblico gli artisti ritirano le loro opere e la mostra viene annullata. Si alza un gran polverone e molte città si offrono di ospitarla, salvo poi ritrattare all'ultimo minuto. Alla fine dopo vari tira e molla le opere vengono esposte a Firenze senza il patrocinio dell'assessorato ai beni culturali che mostra piuttosto nei confronti dell'evento un malcelato fastidio.
L'assessore, esponente del P.D. ha infatti esortato i suoi compagni di partito a smetterla d'interessarsi alle rivendicazioni delle frocie perchè esse come storicamente nel caso di quelle femministe sono fini a sè stesse e vengono giudicate immature e puerili (classico esempio di chiusa mentalità maschilista/patriarcale direbbe una femminista, ed io concorderei con lei).
Ma non è questo il punto.... sfogliavo il catalogo, quando l'occhio mi cade sulla prefazione che ospitava gli interventi di Vladimir Luxuria, di Sgarbi (come organizzatore della mostra) e.... sgrano gli occhi..... di Ignazio La Russa..... suppongo per par condicio.
Dopo essermi ripreso dallo stordimento iniziale - bocca aperta, sguardo fisso da baccalà , innaturale immobilità, ed improvviso attacco di gastrite - comincio a leggere ciò che vi riporto più o meno fedelmente (dovendomi affidare alla memoria non saranno citazioni precise, ma riassumerò il succo dell'intervento).

Cominciava facendo il simpatico..... "sarà lui o non sarà lui, certo che sarà lui, non avete sbagliato a leggere sono proprio Ignazio La Russa capogruppo(non mi ricordo se alla camera o al senato...) di AN".... poi un po' di blablabla in cui, tra l'altro, sottolinea di non aver preso visione delle opere di cui sta parlando; infine spiega il senso della sua presenza +o - in questo modo "sono felice che l'amico Sgarbi mi abbia chiesto di stendere una presentazione perchè ciò mi consente di dimostrare nei fatti quello che dico sempre a parole: cioè che pur essendo assolutamente contrario a concedere dei pretesi diritti alle coppie omosessuali, diritti che non sussistono, sono cmq sempre pronto a schierarmi contro le discriminazioni che riguardino il singolo individuo."
la mascella a questo punto mi scende fino al petto, la bocca è talmente spalancata dallo stupore che sembra che io stia facendo un pompino ad un gargantuesco cazzo invisibile.
Non ho intenzione di ribattere qui alle assurdità delle tesi sostenute da La Russa (basate tutte su un'ipocrita divinizzazione dell'individualismo tipica della destra), ne abbiamo sentite anche di peggiori; quello che mi sconvolge è che nessuno si sia alzato in piedi nauseato protestando per il fatto che simili incoerenti minchiate siano state pubblicate sul catalogo.
La cosa che infatti più mi fa incazzare è questa smania di correttezza politica che assale tutti..... Evviva la par condicio, dobbiamo essere neutrali, non dobbiamo sbilanciarci!
CAZZATE!!!!
La neutralità in politica non esiste e non può esistere. L'unico modo per essere veramente neutrali è non sostenere nulla! nel momento in cui prendi posizione su qualche argomento necessariamente ci sarà qualcuno che è più vicino al tuo modo di pensare rispetto agli altri. sostenere poi che l'omosessualità non sia un fatto politico è impensabile. E allora bisogna per forza mostrarsi corretti e parlare di rivendicazioni gay in una destra che vorrebbe che i gay fossero solo individui che vivono la loro sessualità nel chiuso della loro camera da letto?
Mi riferisco anche alle cose deleterie che sono state dette sul ragazzo cherichetto/militante in F.I./gay che ha fatto coming uot in una nota trasmissione televisiva.
Possibile che una miriade di frocesse abbia pensato d'incoronarlo santo della finocchiaggine assieme a Britney Spears.... lui ricostituito a simbolo e modello che indica come sia possibile essere gay di destra e gay nella chiesa.... sì cioè ricevendo un calcio in culo se va bene!!!!!!!.... Vabbuò mi sto di nuovo incazzabbubbolendo perciò termino qui, dedico solamente un video di you tube al coming out del tipo(anche perchè trovo questo video di coming out molto più divertente e politico di quello della capessa delle cherichette) . Volevo poi aggiungere lo script di una canzone di Brusco che aveva fatto da sigla a Blob in tempi di par condicio, ma nn l'ho trovata, se vi dovesse capitare "tra le orecchie" ascoltatela è carina. (Brusco Rapcondicio)






5 commenti:

tommy_VS_tommy ha detto...

Condivido condivido... Solo una cosa mi lascia perplesso... Ogni santissimo Pride... Perchè io... Che ormai ero pressochè convinto che nulla mi avrebbe più infastidito.... Vivo il Pride come una presa per il culo a me stesso e a quello che sono piuttosto che a una reale affermazione di quelli che voglio che siano i miei diritti? Hmm... Ora... Vivere la propria omosessualità nella camera da letto mi sembra un eccesso... Ma anche andare in giro a fare carnevale quando in realtà si sta manifestando per richiedere dei diritti civili... Mi sembra un eccesso...
Am I too much "bacchettone"?

Alphakinch ha detto...

Ammetto di non concordare con quanto dici.
Il pride ha sicuramente vari significati, se da un lato è espressione di rivendicazione di diritti, dall'altro è anche la commemorazione della rivolta di stonewall , e la forma che esso assume deriva inevitabilmente da questa sua duplice funzione.
Non trovo quindi sorprendente che tutto ciò si esplichi con un'esuberante "festosità", in fin dei conti, per quanto di per sè drammatici, gli eventi di stonewall sono il simbolo di un punto di svolta storico per la comunità glbtq: è il momento in cui abbiamo alzato la testa e abbiamo detto "adesso basta!".
Ma su questo sono convinto che anche tu sia d'accordo. Piuttosto mi pare che tu critichi non tanto la sua funzione, bensì le sue modalità.
Se non ho capito male il tuo punto di vista, tu implicitamente dici: "perchè mai ci dobbiamo relegare in quell'immagine stereotipata di un'omosessualità ai limiti del farsesco che ci viene appioppata dai media?"
La risposta è complessa; cercherò di essere breve senza pretendere di fare il "professorino" :-).
Anzitutto il Pride è manifestazione della propria identità e non possiamo certo dire che l'omosessualità rientri negli "schemi sociali" generalmente accettati; il lato ludico serve allora proprio a questo: l'ironia è una potente arma di decostruzione di schemi che si danno aprioristicamente per scontato.
Il mostrare, pur con la leggerezza della facezia, la possibilità dell'esistenza di "ALTRO" che non sia rappresentato da quegli schemi ha il potere di destabilizzare una forma mentis cristallizzata e, l'aspetto esplosivo dell'"esagerazione" ha proprio la funzione di scuotere dal torpore le menti delle persone.
Lì per lì rimarranno forse esterefatti, ma ciò darà loro occasione per riflettere sull'argomento.
Tra l'altro, mi verrebbe da dire:"perchè mai dovremmo necessariamente conformarci ad un concetto di "normalità" che ci viene imposto, proprio nel momento in cui pretendiamo di dimostrare la nostra identità?" Mi spiego meglio: il lato giocoso e caciarone fa sicuramente parte del modo di essere glbtq (in qualcuno più, in qualcuno meno), non sarebbe incoerente rinnegare questo lato (e quindi una parte di noi stessi) proprio nel momento in cui si pretende di essere accettati dalla società per ciò che siamo?
Sarebbe come se le femministe si fossero obbligate a marciare con i ferri per far la lana ed il breviario sotto il braccio perchè così sarebbero state prese più sul serio.
L'esempio è calzante perchè le femministe mostravano un modo di essere donna che non era contemplato negli schemi tradizionali e anche per questo venivano contestate, ma sarebbe stato assurdo che rivendicassero i loro diritti adeguandosi a quell'immagine di donna che implicitamente li negava.
Così è anche per noi, io credo, l'immagine della "normalità" necessariamente ci esclude e noi dovremmo quindi "mascherarci" con quell'immagine per chiedere dei diritti che proprio quella stessa immagine sembra negare?
Per questo in realtà mi fanno un po' sorridere quei gruppetti che vengono al pride vestiti in giacca e cravatta (quando ci sono 30 ° all'ombra se va bene!) perchè sono convinti che così si possa mostrare che anche "noi" siamo "normali", se mi permetti, ti dirò che ,in realtà, a ben vedere, è la loro a sembrarmi di + una carnevalata ed una mascherata .
Il punto alla fine è, io credo, sentirsi liberi di esprimersi, in quel momento, se non te lo sarai imposto per essere accettato, andrà benissimo anche la giacca e la cravatta (così come, per quanto mi riguarda, ci sono state le volte che sono andato al pride in maglietta e pantaloncini mentre altre in cui giravo in costume da bagno, arness e mollette ai capezzoli! ;-P).
Ad ogni modo nn temere nn ti giudico bacchettone, è sempre bello che uno sia disposto a mettere in gioco la sua opinione, anzi ti ringrazio x l'intervento che mi ha permesso di parlare di queste cose che mi stanno a cuore (nella speranza che nn ti sia parsa una lezioncina, non ho la presunzione di farla, volevo solo esprimere le mie idee); magari più avanti, cambiandola un po' pubblicherò come post questa stessa risposta.
Ciao.

Alphakinch ha detto...

Santa Lollofrigida dalla coscia larga se sono prolisso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

tommy_VS_tommy ha detto...

Hummamma... Alla faccia del prolisso :D
Bah... Devo dire che le argomentazioni addotte sono ottime... Però resta il fatto che da un lato... Continuo a sentirmi bacchettone, mentre dall'altro mi pungola l'idea di andare al prossimo pride con dei boxer verde evidenziatore :D
Anche a me il Pride è un argomento che sta molto a cuore... E cerco sempre qualcuno con cui confrontarmi sul mio punto di vista... Nella speranza di cambiarlo... O quantomeno di capire punti di vista altrui... ( Non ho ancora trovato qualcuno che lo viva come me fino ad ora... )
Del resto... Se non ci si scambia alcuna opinione... Tanto vale darsi alla pace dei sensi...
Ciao ciao! Fra

Alphakinch ha detto...

Più che giusto, il mutamento è la radice della vita, solo i morti (in senso metaforico e non) non cambiano mai idea.
ciao.